PRESIDENZA

Ufficio Legislativo e Legale

Sommario: Mutamento destinazione d’uso. Ipotesi di necessità della concessione.

Estremi del Parere: Cga ss.rr. n. 181/07, del 6711/07 su ricorso straordinario 1086.02.8

MASSIMA:

Sebbene il Consiglio di Stato (sez II n. 2199 del 5/11/03) abbia statutito che in assenza di disciplina urbanistica, il mutamento di destinazione d’uso non è sanzionabile se non vi è contestualmente concorso di opere, è da rilevare nel caso in cui dei locali siano stati destinati non più a deposito come prima bensì a laboratorio , per cui gli stessi hanno acquistato una volumetria che prima non possedevano, è necessario che per gli stessi venisse richiesta ed ottenuta la preventiva concessione edilizia. Ciò in virtù di una costante giurisprudenza secondo la quale “il mutamento di destinazione d’uso di locali con aumento di volumetria utile, senza effettuazione di opere, richiede il rilascio di una concessione edilizia” (Tar Lombardia sez II 113 del 5/05/87) ed ancora “nel caso in cui una norma di piano regolatore diversifichi la volumetria dei manufatti edilizi, cioè il computo dei volumi ai fini urbanistici e non il volume come dato di fatto, a seconda della destinazione d’uso, il mutamento di quest’ultima, anche se attuato senza effettuazione di lavori edilizi, è soggetto a concessione dilizia. (cdS sez V n. 77 del 28/01/97)

NOTE: