PRESIDENZA

Ufficio Legislativo e Legale

Sommario: Atto impugnabile – Atto del Dirigente del servizio di assessorato regionale – atto non definitivo - Inammissibilità.

Estremi del Parere: C.G.A. ss.rr. n. 938/07, del 21/4/2008 su ricorso straordinario n. 188/05.

MASSIMA:

E’ inammissibile il ricorso straordinario proposto avverso un provvedimento emesso dal dirigente di un servizio e, pertanto, suscettibile di ricorso gerarchico al Dirigente generale del Dipartimento regionale, ai sensi dell’art. 7 della l.r. 15 maggio 2000, n. 10. Infatti, in forza di tale articolo, il dirigente generale, in quanto posto a capo di una struttura di massima dimensione, qual è il Dipartimento regionale (cfr. art. 4, comma 1° della stessa legge), ha avuto attribuito dal comma 1°, lettera m), la competenza ed il potere di decidere sui ricorsi gerarchici proposti avverso gli atti ed i provvedimenti non definitivi dei dirigenti ed inoltre, il successivo comma 3, precisa che tali atti, adottati dai responsabili di uffici dirigenziali di cui al presente articolo, sono definitivi. A fronte di ciò l’art. 8 della stessa legge, stabilendo i poteri e le competenze dei dirigenti non generali, non prevede l’adozione di atti definitivi, come invece il legislatore regionale ha espressamente disposto per i dirigenti responsabili delle strutture di massima dimensione. D’altronde, ove si ritenesse possibile l’adozione di atti definitivi da parte dei dirigenti di II e di III fascia, verrebbe sostanzialmente annullato il grado di impugnazione degli atti mediante ricorso gerarchico, conseguenza che sembra decisamente escludersi per quanto espressamente previsto dal citato art. 7 della l.r. n. 10/2000 che, invece, vuole conservare tale grado di impugnativa proprio mediante l’esplicita attribuzione al dirigente generale della competenza a decidere sui ricorsi gerarchici avverso gli atti non definitivi dei dirigenti.

NOTE: cfr. C.G.A. ss.rr., 19/9/2000, n. 67/99; C.G.A. ss.rr. 14/3/2006, n. 180/06.