PRESIDENZA

Ufficio Legislativo e Legale

Sommario: Vittime della mafia e della criminalità organizzata – beneficio dell'inquadramento ex art.3 L. R 24 agosto 1993, n.20 – Secondo i titoli posseduti - natura – diritto soggettivo.

Estremi del Parere: C.G.A. SS.RR. 4 aprile 2006, n.424/05. Ricorso straordinario 400.04.8

MASSIMA:

La normativa introdotta dalla legge regionale n.20/1993 in favore del personale dipendente, coniuge o orfano di vittime di mafia o della criminalità organizzata, ha carattere dichiaratamente eccezionale e di “deroga alla normativa vigente” ed è intesa a far conseguire ai destinatari il beneficio extra ordinem dell’inquadramento a domanda nella qualifica corrispondente al titolo di studio posseduto, inquadramento che, pertanto, da un lato costituisce un vero e proprio diritto soggettivo immediatamente azionabile e, dall’altro, deve ritenersi operato – a differenza di quanto avviene nella normalità dei casi – nel prevalente interesse del ricorrente, sicchè esso non può essere differito discrezionalmente e sine die dall’Amministrazione. Tale beneficio previsto dall’art.3 della l.r. 24 agosto 1993, n.20, prevede l’inquadramento nella qualifica corrispondente al titolo di studio posseduto al momento dell’assunzione e con decorrenza dalla data del nuovo inquadramento per il “…coniuge o orfano delle vittime della mafia e della criminalità organizzata…”.

NOTE: