PRESIDENZA

Ufficio Legislativo e Legale

Sommario: Pubblico impiego- Mansioni superiori- Inquadramento ex art. 4, comma 9, legge n.312/1980- Progressione verticale- Insussistenza- Reinquadramento mediante progressione orizzontale- Inapplicabilità al Pubblico impiego dell’attribuzione automatica della qualifica superiore ex art. 13 legge 20 maggio 1970, n.300.

Estremi del Parere: Parere del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, a Sezioni Riunite, n.267/03, del 22 novembre 2005, espresso su ricorso straordinario n.720.94.8.

MASSIMA:

L’art.4, comma 9, della legge n.312/1980 consente unicamente reinquadramenti orizzontali- ovvero spostamenti da un profilo all’altro nell’ambito della medesima qualifica e non già verticali, cioè passaggi alla qualifica superiore, disciplinati dal successivo comma 10. Quest’ultimo comma 10 non prevede alcun automatico passaggio alle qualifiche superiori, ma si limita a disciplinare una speciale procedura, in cui il requisito dello svolgimento di mansioni superiori, per un numero determinato di anni consente di accedere, previa domanda, ad una valutazione di una competente commissione, ai fini dell’eventuale inquadramento. La circostanza che il detto comma 10 sia stato abrogato dall’art.74 del D.lgs. 3 febbraio 1993, n.29, non comporta la possibilità di disporre l’inquadramento in un livello superiore, in applicazione del comma 9. Il principio stabilito dall’art.13 della legge 20 maggio 1970, n.300, dell’attribuzione automatica della qualifica superiore a quella rivestita, previsto per l’impiego privato, non trova applicazione nel pubblico impiego.

NOTE: Consiglio di Stato, sez.VI, 16 novembre 2004, n.7470; Consiglio di Stato, sez.VI, 18 aprile 2003, n.2108; Consiglio di Stato,sez.IV, 14 dicembre 2004, n.7969; Consiglio di Stato, sez.V, 23 gennaio 2001, n.195.