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Massima n. 591/05 - C.G.A. |
Voce Principale: Edilizia REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana PRESIDENZAUfficio Legislativo e LegaleSommario: LEGITTIMAZIONE SOSTANZIALE A RICHIEDERE LA CONCESSIONE EDILIZIA, ANCHE IN SANATORIA - SPETTA AL PROPRIETARIO DELL'AREA O A CHI ABBIA TITOLO PER RICHIEDERLA – COMPETENZA DELLA P.A. AD ACCERTARE TALE REQUISITO – LIMITI – FATTISPECIE RELATIVA AD OPERE REALIZZATE IN UN CONDOMINIO Estremi del Parere: C.G.A., ss. rr., 21.2.2006, n. 591/05, su ricorso straordinario n. 1370.02.8-765.03.8 MASSIMA: Posto che ai sensi dell'art. 4 della l. n. 10/1977, la concessione edilizia deve essere rilasciata al proprietario dell'area o a chi abbia titolo per richiederla, l'Amministrazione ha il potere ed il dovere di accertare il requisito della legittimazione sostanziale del richiedente pena un grave difetto istruttorio e motivazionale del provvedimento adottato, ma senza che tale attività istruttoria possa intendersi come diretta in via principale a risolvere eventuali conflitti di interessi fra le parti private. Nella fattispecie in esame, trattandosi di opere realizzate nell'area scoperta di proprietà esclusiva dei ricorrenti, ma relative ad una palazzina per la quale era già stata rilasciata la concessione edilizia, e cioè di opere realizzate in un condominio, l'Amministrazione ha correttamente ritenuto che i presupposti che avrebbero potuto legittimare i ricorrenti a richiederne la sanatoria dovessero essere individuati non solo nella proprietà esclusiva dell'area su cui esse sono state realizzate, ma anche nella titolarità e disponibilità di una volumetria utilizzabile in via esclusiva (la volumetria residua, di cui essi fossero titolari pro quota), in mancanza della quale, per lo sfruttamento della volumetria residua, sarebbe stato necessario l'assenso di tutti i condomini.
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