Massima n. 1107/99 - C.G.A. Stampa

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REPUBBLICA ITALIANA


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Ufficio Legislativo e Legale


Sommario: Provvedimento adottato dal dirigente di settore – atto non definitivo- Rimedio esperibile – Ricorso gerarchico al sindaco.


Estremi del Parere: CGA SS RR n.1107.99, del 19.06.07 su ric straord n 890.98


MASSIMA:

Il provvedimento adottato da un dirigente di settore si qualifica come atto non definitivo ed è impugnabile con ricorso gerarchico al Sindaco. Ciò in quanto, il sindaco è capo dell’Amministrazione e, seppure non sussiste alcuna relazione verticale tra sindaco e dirigente, tra i due soggetti possono configurarsi, alla stregua delle disposizioni statutarie comunali, rapporti che possano giustificare – specie in relazione a specifici atti – il rimedio del ricorso gerarchico. Nella fattispecie, non sussisteva alcuna disposizione statutaria o regolamentare in forza della quale gli atti emessi dai dirigenti del Comune dovevano essere considerati definitivi. Né era dato rinvenire alcuna delega da parte del Sindaco ai dirigenti. Pertanto, al pari degli analoghi atti adottati dai dirigenti generali delle Amministrazioni dello Stato, impugnabili con ricorso gerarchico al Ministro, anche i provvedimenti dei dirigenti dei comuni sono soggetti al ricorso gerarchico al Sindaco.

 

NOTE:

 
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