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Massima n. 513/06 - C.G.A. Stampa

Voce Principale: Lavori Pubblici

REPUBBLICA ITALIANA


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PRESIDENZA

Ufficio Legislativo e Legale


Sommario: Pubblico incanto-mancata richiesta chiarimenti dichiarazioni, - Irrilevanza-Potere discrezionale


Estremi del Parere: CGA ss.rr 5.9.06 n. 513/06, su ric. str. n. 600.04


MASSIMA:

La mancata applicazione del principio generale stabilito dagli artt. 15 del d.lgs 24.7.1992, n.358 e 16 del d.lgs. 17.3.1995, n.157 relativo alla richiesta di chiarimenti in ordine alle dichiarazioni e certificati presentati, non è in grado di inficiare la legittimità di una gara in quanto il potere riconosciuto all’amministrazione si configura come potestà discrezionale e non obbligo. Esso, inoltre, presuppone l’esistenza di una equivoca clausola del bando. In presenza di una prescrizione chiara della c.d. “lex specialis” l’eventuale invito alla regolarizzazione costituirebbe una violazione del principio della par condicio.

 

NOTE: C. Stato sez. V , 4.7.2002, n.3685 e 3.10.2002, n.5206,; sez.VI 15.3.04, n.1331

 
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