Massima n. 624/06 - C.G.A. Stampa

Voce Principale: Pubblico Impiego

REPUBBLICA ITALIANA


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PRESIDENZA

Ufficio Legislativo e Legale


Sommario: Mansioni superiori – Riconoscimento – Condizioni.


Estremi del Parere: C.G.A. SS.RR. 7 novembre 2006, n. 624/06, Ricorso straordinario 330.05.8


MASSIMA:

E’ principio consolidato nell’ambito del pubblico impiego quello per il quale le mansioni superiori svolte da un pubblico dipendente, siano del tutto irrilevanti sia ai fini della progressione di carriera che a quelli economici. Ciò in quanto il rapporto di pubblico impiego non è assimilabile al rapporto di lavoro privato perché gli interessi coinvolti hanno natura indisponibile e perché l’attribuzione delle mansioni e del correlato trattamento economico deve avere il suo presupposto indefettibile nel provvedimento di nomina o di inquadramento, non potendo tali elementi costituire oggetto di libere determinazioni dei funzionari amministrativi. Per il positivo riconoscimento dell’esercizio di mansioni superiori occorre che il dipendente abbia svolto le mansioni sulla base di un formale incarico e che le funzioni siano state effettivamente svolte; che vi sia un posto in organico e che esso sia vacante; che le mansioni siano riconducibili a quelle immediatamente superiori rispetto alle mansioni formali attribuite. In ogni caso per il riconoscimento delle predette mansioni occorre che i menzionati presupposti siano tutti contestualmente sussistenti.

 

NOTE: C.Stato, sez. IV, 10 marzo 2004, n.1149; C.Stato, sez. V, 7 aprile 2004, n.1960.

 
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